Dalla Canon 350D alla 450D: primissime impressioni
Alla fine l'ho presa. Venduta ad un amico, fra le lacrime, la mia 350D, ho investito qualche soldino nell'upgrade alla 450D. L'ho acquistata online da GranBazaar; effetuato l'ordine sono passati solo pochi minuti prima di ricevere l'sms che confermava la disponibilità per il ritiro. Dopo poche ore avevo il pacco fra le mie mani. Rilasciata con fattura, la fotocamera è coperta da garanzia europea, che mi permetterà di utilizzare i centri assistenza Canon sicuramente per un anno ma al negozio mi hanno assicurato che anche per il secondo non ci sono problemi e semmai ce ne fossero posso sempre portarla da loro che faranno da tramite. Quindi tuttok e qualche soldino risparmiato rispetto ai prezzi delle principali catene. Il pacco contiene, oltre al corpo macchina e all'obiettivo, 4 manuali, in lingue diverse, fra cui quello italiano (ma non c'è la versione inglese, benchè la fotocamera provenga dal Regno Unito) più tutto il software a corredo.
Inserita la batteria, la nuova scheda SD (che ha rimpiazzato le CF) e montato l'obiettivo la prima impressione è stata di avere fra le mani una macchinetta leggermente più pesante della precedente (forse per via dell'obiettivo stabilizzato) ma tutto sommato familiare. Certo, lo schermo lcd da 3 pollici, fa subito bella mostra di sè. Ora finalmente si può valutare con precisione la qualità delle foto scattate. La presenza dello schermo così grande ha modificato tutto il posizionamento dei tasti sul dorso del corpo macchina. Devo dire che mi sembravano meglio distribuiti sulla 350D. I pulsanti stessi si premono con più difficoltà , ad esempio quello per diminuire lo zoom è infossato e ci vuole il ditino di un bambino per spingerlo per bene. Le operazioni vanno fatte quasi tutte con la mano destra ed erano indubbiamente più comode sul lato sinistro (ad esempio il bottone per la riproduzione delle immagini o le info sullo scatto). Migliore era a mio parere anche la navigazione delle foto attraverso la ghiera principale che adesso invece non si comporta più come prima quando uno scattino faceva avanzare di una foto. L'impressione è che le operazioni siano leggermente più macchinose e che sia stato necessario perdere un po' della velocità di utilizzo per fare spazio allo schermo più ampio. Di sicuro la cosa peggiore è la mancanza del monitorino a cristalli liquidi che sulla 350D permetteva di visualizzare le configurazioni principali di scatto con un consumo minimo della batteria. Ora quelle -ed altre- informazioni appaiono giganti nel monitor che però, luminoso com'è, richiede sicuramente più energia. E' possibile spegnerlo o far fare tutto alla macchinetta che lo spegne dopo un po' di secondi o quando si avvicina l'occhio al mirino. Credo che lo terrò sempre spento sebbene la batteria sia sicuramente più performante di quella della 350D è altrettanto vero che con l'obiettivo stabilizzato ed il monitorone il consumo di energia è sicuramente maggiore. Sarà però possibile fare più affidamento nel mirino perchè ora è eccezionale: grande e luminoso. Vale quanto detto per il monitor: ora si vede bene quello che si sta per scattare e anche le informazioni di scatto sono più grandi e ben leggibili (viene anche riportato il valore degli iso, grossa mancaza nella 350D). Questa è una cosa che mi è piaciuta molto. I nove punti di messa a fuoco arricchiscono ulteriormente il contenuto del mirino e, si spera, la qualità degli scatti. Ritornando agli iso, ci sono due novità : la prima è la presenza di un tasto dedicato, vicino al pulsante di scatto, un po' scomodo ma utile. Premendolo si può modificare il valore degli iso agendo sulla ghiera. La seconda novità è rappresentata dalla presenza della funzione di impostazione automatica degli iso. L'ho trovata comoda. In pratica, in base alle condizioni di luce, la fotocamera sceglie automaticamente il valore della velocità degli iso, da 100 a 800 (quindi non imposta mai i 1600). Mi sembra utile sopratutto perchè spesso ho bruciato foto scordando di reimpostare agli giusti iso, in questo modo ci si potrebbe affidare all'automatismo. Il pericolo di sbagliare gli iso è comunque meno probabile ora che il valore è mostrato anche nel mirino.
Infine lo scatto. Bellissimo. Fin dal primo scatto si percepisce la maggiore velocità . Basta un attimo e la macchinetta è di nuovo pronta. Eccezionale e soddisfacente. Pensare che ora, scattando in RAW i file pesano oltre 15MB, quindi è stato fatto sicuramente un bel passo avanti. Neanche a dire che montavo una scheda ad elevati prestazioni perché era una semplice SD neanche di marca. La messa a fuoco risulta molto più precisa tanto di avermi fatto pensare, per un attimo, di abbandonare il mio singolo punto di messa a fuoco centrale... ma prima di farlo proverò un po' meglio come si comporta!
La qualità delle foto è molto buona. Ero dubbioso sul vantaggio dei 12 megapixel, ma a primo impatto le foto sembrano qualitativamente superiori anche per merito dello stabilizzatore del kit che aiuta non poco. In ogni caso non ho fatto molti scatti per giudicare per bene. L'impressione di avere fra le mani foto migliori, a parità di condizioni, però l'ho avuta. Vedremo se l'impressione sarà confermata dai fatti.
Due parole sull'autoscatto che ora permette di scegliere se scattare dopo 2 o 10 secondi ed inoltre contiene l'interessante funzione che può catturare sino a 10 scatti consecutivi allo scadere del countdown.
Bisognerebbe parlare anche del Live View ma la mia prova è stata troppo veloce per dire qualcosa di approfonfito. Di fatto non credo che la userò molto, magari proprio negli autoscatti o quando si poggia la fotocamera in posizioni particolarmente scomode. In ogni caso quando si attiva da un rumoraccio che non mi piace! L'attivazione poi è sepolta nei menù. Certo ora c'è anche un menù personalizzabile ma forse la funzione meritava la possibilità di selezionarla più velocemente.
Concludendo sottolineo che ho parlato delle mie impressioni, niente di quantificabile, magari non condivisibili... proprio il primo impatto... magari le contraddirò nel tempo. Non ho parlato della 400D che non comprai ritenendola non eccessivamente aggiornata rispetto alla 350D e girando devo dire che non ne vedo molte!
In ogni caso la 450D m'è piaciuta parecchio e più di quanto mi aspettassi. In realtà il discorso non sta tanto nella qualità della 450D e delle sue foto quanto nelle migliorie e novità introdotte rispetto alla 350D. E migliorare era difficile perché la 350D era davvero ottima. Ma tutto sommato credo ci siano riusciti!
Inserita la batteria, la nuova scheda SD (che ha rimpiazzato le CF) e montato l'obiettivo la prima impressione è stata di avere fra le mani una macchinetta leggermente più pesante della precedente (forse per via dell'obiettivo stabilizzato) ma tutto sommato familiare. Certo, lo schermo lcd da 3 pollici, fa subito bella mostra di sè. Ora finalmente si può valutare con precisione la qualità delle foto scattate. La presenza dello schermo così grande ha modificato tutto il posizionamento dei tasti sul dorso del corpo macchina. Devo dire che mi sembravano meglio distribuiti sulla 350D. I pulsanti stessi si premono con più difficoltà , ad esempio quello per diminuire lo zoom è infossato e ci vuole il ditino di un bambino per spingerlo per bene. Le operazioni vanno fatte quasi tutte con la mano destra ed erano indubbiamente più comode sul lato sinistro (ad esempio il bottone per la riproduzione delle immagini o le info sullo scatto). Migliore era a mio parere anche la navigazione delle foto attraverso la ghiera principale che adesso invece non si comporta più come prima quando uno scattino faceva avanzare di una foto. L'impressione è che le operazioni siano leggermente più macchinose e che sia stato necessario perdere un po' della velocità di utilizzo per fare spazio allo schermo più ampio. Di sicuro la cosa peggiore è la mancanza del monitorino a cristalli liquidi che sulla 350D permetteva di visualizzare le configurazioni principali di scatto con un consumo minimo della batteria. Ora quelle -ed altre- informazioni appaiono giganti nel monitor che però, luminoso com'è, richiede sicuramente più energia. E' possibile spegnerlo o far fare tutto alla macchinetta che lo spegne dopo un po' di secondi o quando si avvicina l'occhio al mirino. Credo che lo terrò sempre spento sebbene la batteria sia sicuramente più performante di quella della 350D è altrettanto vero che con l'obiettivo stabilizzato ed il monitorone il consumo di energia è sicuramente maggiore. Sarà però possibile fare più affidamento nel mirino perchè ora è eccezionale: grande e luminoso. Vale quanto detto per il monitor: ora si vede bene quello che si sta per scattare e anche le informazioni di scatto sono più grandi e ben leggibili (viene anche riportato il valore degli iso, grossa mancaza nella 350D). Questa è una cosa che mi è piaciuta molto. I nove punti di messa a fuoco arricchiscono ulteriormente il contenuto del mirino e, si spera, la qualità degli scatti. Ritornando agli iso, ci sono due novità : la prima è la presenza di un tasto dedicato, vicino al pulsante di scatto, un po' scomodo ma utile. Premendolo si può modificare il valore degli iso agendo sulla ghiera. La seconda novità è rappresentata dalla presenza della funzione di impostazione automatica degli iso. L'ho trovata comoda. In pratica, in base alle condizioni di luce, la fotocamera sceglie automaticamente il valore della velocità degli iso, da 100 a 800 (quindi non imposta mai i 1600). Mi sembra utile sopratutto perchè spesso ho bruciato foto scordando di reimpostare agli giusti iso, in questo modo ci si potrebbe affidare all'automatismo. Il pericolo di sbagliare gli iso è comunque meno probabile ora che il valore è mostrato anche nel mirino.
Infine lo scatto. Bellissimo. Fin dal primo scatto si percepisce la maggiore velocità . Basta un attimo e la macchinetta è di nuovo pronta. Eccezionale e soddisfacente. Pensare che ora, scattando in RAW i file pesano oltre 15MB, quindi è stato fatto sicuramente un bel passo avanti. Neanche a dire che montavo una scheda ad elevati prestazioni perché era una semplice SD neanche di marca. La messa a fuoco risulta molto più precisa tanto di avermi fatto pensare, per un attimo, di abbandonare il mio singolo punto di messa a fuoco centrale... ma prima di farlo proverò un po' meglio come si comporta!
La qualità delle foto è molto buona. Ero dubbioso sul vantaggio dei 12 megapixel, ma a primo impatto le foto sembrano qualitativamente superiori anche per merito dello stabilizzatore del kit che aiuta non poco. In ogni caso non ho fatto molti scatti per giudicare per bene. L'impressione di avere fra le mani foto migliori, a parità di condizioni, però l'ho avuta. Vedremo se l'impressione sarà confermata dai fatti.
Due parole sull'autoscatto che ora permette di scegliere se scattare dopo 2 o 10 secondi ed inoltre contiene l'interessante funzione che può catturare sino a 10 scatti consecutivi allo scadere del countdown.
Bisognerebbe parlare anche del Live View ma la mia prova è stata troppo veloce per dire qualcosa di approfonfito. Di fatto non credo che la userò molto, magari proprio negli autoscatti o quando si poggia la fotocamera in posizioni particolarmente scomode. In ogni caso quando si attiva da un rumoraccio che non mi piace! L'attivazione poi è sepolta nei menù. Certo ora c'è anche un menù personalizzabile ma forse la funzione meritava la possibilità di selezionarla più velocemente.
Concludendo sottolineo che ho parlato delle mie impressioni, niente di quantificabile, magari non condivisibili... proprio il primo impatto... magari le contraddirò nel tempo. Non ho parlato della 400D che non comprai ritenendola non eccessivamente aggiornata rispetto alla 350D e girando devo dire che non ne vedo molte!
In ogni caso la 450D m'è piaciuta parecchio e più di quanto mi aspettassi. In realtà il discorso non sta tanto nella qualità della 450D e delle sue foto quanto nelle migliorie e novità introdotte rispetto alla 350D. E migliorare era difficile perché la 350D era davvero ottima. Ma tutto sommato credo ci siano riusciti!
Dalla Canon 350D alla 450D: primissime impressioni
Reviewed by Amsis
on
10:44
Rating:
Solo 1 commento: spendaccione!!!
RispondiElimina